
Ci sono alcune professioni che uniscono il lavoro ad una particolare passione, e questo è il caso del giornalista automobilistico.
Questo lavoro permette non solo di scrivere contenuti interessanti per importanti testate e riviste specializzate, ma soprattutto di scoprire in anteprima i modelli di auto più affascinanti e ricercati del settore.
Insomma, diventare giornalista automobilistico può rappresentare il sogno di tantissimi appassionati di auto.
Svolgere questa professione significa sapere tutto delle auto, ogni dettaglio e ogni tendenza, ma anche avere la possibilità di vedere i nuovi modelli, di testarli e di vederli da vicino. A volte potrebbe non essere così entusiasmante, ma quando arriverà il momento di scrivere un pezzo sulla nuova Ferrari, lì sarà chiaro che la scelta fatta è stata quella giusta.
Ma come si diventa giornalista automobilistico e quali sono i requisiti indispensabili? Scopriamolo subito.
Diventare giornalista automobilistico: formazione e requisiti
Come molte professioni, per diventare giornalista automobilistico è necessario avere un certo livello di istruzione.
Una formazione di qualità è imprescindibile per entrare in questa professione. In questo senso, partire da un diploma è sempre la scelta migliore. Grandi Scuole a Bologna, così come altri istituti, può esserti d’aiuto.
Completare il liceo è il primo passo, quindi, per intraprendere questa carriera. Ma poi è necessario anche ottenere una laurea. Questa può essere in giornalismo, in comunicazione ma anche riguardare direttamente il settore automotive.
Per entrare in una redazione è poi necessario essere un vero e proprio giornalista. Per questo è necessario svolgere 18 mesi di praticantato presso una redazione giornalistica ma anche frequentare uno dei percorsi di preparazione, della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’OdG o frequentare per due anni una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’OdG.
Una volta che si è in possesso di questi requisiti bisogna superare l’esame di idoneità professionale.
Questo esame è composto da due fasi: la fase scritta e la fase orale. La fase scritta, o prova scritta, si svolge in tre step: la sintesi di un articolo scelto dal candidato tra quelli forniti dalla commissione, la fase della redazione di un articolo su argomenti come politica interna ed estera, economia e lavoro, cronaca, attualità, sport, cultura, moda o spettacolo, e infine il questionario con risposte libere sul diritto costituzionale, il diritto penale, l’etica e la deontologia professionale e la storia e la tecnica del giornalismo.
La prova orale, invece, è una verifica della conoscenza del candidato dei principi etici della professione, sulle norme giuridiche e sulle tecniche e pratiche attinenti al giornalismo.
Come entrare nel mondo del giornalismo automobilistico
In Italia ci sono tante riviste specializzate nel settore automotive, ma ciò non significa che sia facile entrarvi.
Per poter entrare a far parte di una redazione, il candidato deve essere in possesso di numerose qualità indispensabili come curiosità, creatività, capacità di ascolto, rigore, passione per il settore. Inoltre, essere bilingue è un vero vantaggio perché permette anche di avere accesso al mercato del lavoro internazionale.
Il mestiere del giornalista, anche nel settore dell’automobilismo, significa dover svolgere diverse mansioni e non solo scrivere un articolo. Infatti, una volta entrato in una redazione, il giornalista dovrà eseguire indagini approfondite, creare contatti per la verifica di informazioni e dati, fare interviste con esperti, partecipare alle conferenze stampa, registrare incontri e interviste e infine occuparsi della stesura degli articoli.
Un’alternativa al lavoro in redazione è quella di diventare giornalista automobilistico freelance. In questo modo il giornalista creerà i suoi contatti, ricercherà le informazioni necessarie e si occuperà della stesura degli articoli che poi venderà o cederà ad una testata o ad una rivista. Questa strada potrebbe essere più complessa ma anche più remunerativa. Inoltre, è necessario aprire la partita Iva.